SAI e DUM: accoglienza all’insegna del volontariato
Si è conclusa recentemente l’esperienza di volontariato estivo alla quale due beneficiari del progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Sacile hanno deciso di aderire: per il secondo anno consecutivo infatti, i beneficiari dei progetti di accoglienza del territorio pordenonese hanno potuto partecipare ai soggiorni marini organizzati dalla Comunità di Volontariato “Dinsi Une Man” (DUM) a Lignano Sabbiadoro, spendendosi per 12 giorni nell’assistenza e nel supporto a persone disabili. Quest’anno a prestare servizio sono stati Kashif e Ahmad, due giovani beneficiari provenienti da Pakistan e Afghanistan, che nella vita hanno deciso di intraprendere un percorso di formazione nell’assistenza alla persona e che, per mettersi in gioco e sperimentarsi sul campo, hanno accolto di buon grado la proposta del DUM di partecipare e “dare una mano”.
Durante il soggiorno, ad entrambi è stata affidata una persona diversamente abile, con la quale hanno affrontato giorno per giorno le difficoltà e le gioie della vita di comunità e del servizio all’altro, affiancati da una trentina tra volontari e disabili. Un’esperienza intensa che parla di servizio, di ascolto e condivisione, e anche un po’ di famiglia, perché, come raccontano i volontari che da anni prendono parte all’iniziativa, tornare al DUM è proprio come tornare in famiglia, ci si sente a casa.
“Sono stati 12 giorni impegnativi” – racconta Ahmad – “ma quello che ho imparato in questi giorni dalle persone che ho affiancato, non lo dimenticherò mai”. “Tornerò senz’altro anche l’anno prossimo” – risponde Kashif – “anche se dovessi usare le mie ferie da lavoro per poter venire”. Un circolo virtuoso, quello che si è venuto a creare, dove la condivisione del tempo permette alle persone di raccontarsi e conoscersi, contribuendo ad abbattere barriere che spesso consideriamo erroneamente invalicabili, siano esse legate alla disabilità o alla nazionalità.
“Anche l’esperienza di quest’anno è stata una piacevole sorpresa“ – racconta Alex Mazzocato, coordinatore del turno al quale hanno partecipato Kashif e Ahmad – “entrambi i ragazzi hanno avuto la sensibilità e la capacità per affrontare al meglio il soggiorno e, nonostante i timori iniziali di non sapersi esprimere correttamente, sono bastati pochi giorni per capirsi alla perfezione. Entrambi si sono messi in gioco fin da subito, a disposizione di tutti e, nonostante talvolta ci fosse qualche piccolo limite linguistico, nessuno dei due si è frenato dal voler conoscere l’Altro, dallo stare con l’Altro e dal voler condividere con l’Altro. Sono davvero orgoglioso di aver accompagnato entrambi per questi dodici giorni e non vedo l’ora di rivederli l’anno prossimo, quando avranno un bagaglio di conoscenze e di esperienze ulteriori, da condividere con il resto del gruppo”.
Ringraziamo gli organizzatori e i volontari della Comunità di Volontariato “Dinsi Une Man” per continuare nel proprio impegno gratuito e per aver condiviso con noi e con i nostri beneficiari un piccolo pezzo di strada che, siamo sicuri, continuerà ad essere percorsa da molti altri in futuro.