Vuoi diventare mentore o famiglia tutor?
Nuovi Vicini Società Cooperativa Sociale – Impresa Sociale, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, sta per far partire delle nuove progettazioni.
Per questi nuovi progetti stiamo cercando dei mentori e delle famiglie tutor.
I progetti
Corridoi umanitari
Attraverso il programma di corridoi umanitari dall’etiopia, giordania e niger, si intende garantire l’arrivo in sicurezza di profughi che vivono in paesi di transito in condizioni di particolare vulnerabilità.
Il programma prevede l’accoglienza per dodici mesi da parte delle caritas diocesane.
La famiglia tutor sarà elemento essenziale per l’avvio dell’accoglienza.
Chi può accogliere: attraverso le caritas diocesane, potranno accogliere le parrocchie, gli istituti religiosi, la comunità.
Durata dell’accoglienza: dodici mesi.
Progetto Commit
“COMMIT: Facilitare l’integrazione dei rifugiati reinsediati in croazia, italia, portogallo e spagna” è un progetto finanziato dall’UE e implementato dall’OIM in collaborazione con il consorzio communitas, la fondazione adecco per le pari opportunità e l’università per stranieri di siena.
Commit cerca di dare un contributo all’integrazione sostenibile dei rifugiati reinsediati nelle loro nuove comunità, con un focus specifico sull’integrazione di gruppi vulnerabili come donne e giovani.
Si intende raggiungere l’obiettivo generale del progetto creando un sistema di supporto delle comunità accoglienti attraverso la sensibilizzazione e l’attivazione di un programma pilota di mentorship di comunità, con l’intento di favorire concretamente il percorso inclusivo dei rifugiati reinsediati con una specifica attenzione al sostegno dei gruppi vulnerabili.
L’inclusione sociale dei rifugiati reinsediati si basa attualmente sull’intervento professionale degli operatori dei progetti di accoglienza. Oltre a questo tipo di intervento, istituzionalizzato e professionale, possiamo aggiungere quello dei volontari che in questo contesto di riferimento diventa cruciale: l’attività di mentoring può concretamente supportare i rifugiati nel loro percorso di integrazione.
Il mentoring garantisce ai rifugiati qualcuno che si prenda cura di loro, assicurandoli del fatto che non sono soli nel gestire le sfide quotidiane. La ricerca conferma che le relazioni di mentoring di qualità hanno potenti effetti positivi sia sotto il profilo personale che professionale.
Progetto Apri
Con il modello d’accoglienza “rifugiato a casa mia” (oggi progetto apri – accogliere, proteggere, promuovere, integrare), ogni diocesi coinvolta si impegna ad accogliere per almeno sei mesi presso parrocchie, famiglie, istituti religiosi un numero variabile di beneficiari (uomini, donne e bambini) già presenti sul territorio nazionale, assicurando un contesto protetto che restituisca fiducia e speranza.
E’ dunque la famiglia il perno di questa iniziativa: anche nel caso di accoglienza in parrocchie o istituti religiosi, infatti, i beneficiari dovranno essere comunque seguiti da una famiglia della comunità che, svolgendo il ruolo di ‘tutor’, li accompagnerà in un percorso di integrazione che oggi, più che mai, appare la vera sfida dell’immigrazione.
Attraverso questa modalità di accoglienza si potrebbe dare sia una risposta al bisogno di chi rimarrà fuori dai circuiti istituzionali di accoglienza, sia riaffermare con convinzione un’idea di accoglienza diversa da quella proposta dalle istituzioni.
Chi può accogliere: attraverso le caritas diocesane potranno accogliere le parrocchie, le famiglie, gli istituti religiosi, la comunità.
Durata dell’accoglienza: sei mesi.
Sei interessato ad uno di questi progetti? Vuoi saperne di più?
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Puoi contattare Davide Frusteri al numero 393 953 0979,