Giornata internazionale del rifugiato 2021
Il 20 giugno si celebra la Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite per ricordare l’approvazione della Convenzione di Ginevra del 1951. In questa circostanza l’obiettivo è quello di far conoscere la realtà di un fenomeno che interessa milioni di persone in tutto il mondo e coinvolge anche noi italiani, impegnati su più fronti sul tema dell’accoglienza.
Nel territorio pordenonese sono attivi diversi progetti di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, con l’obiettivo di accogliere, tutelare e promuovere la ricostruzione di un percorso di vita molto spesso interrotto da tragici eventi o abbandonato forzatamente, lontano da tutto ciò che è casa e famiglia.
Durante il 2020, all’interno dei progetti gestiti dalla Nuovi Vicini sono transitate circa 410 persone: 270 all’interno delle strutture per richiedenti asilo dislocate su tutto il territorio provinciale, 140 all’interno delle strutture SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) che sono distribuite nei comuni di Pordenone, Cordenons, Sacile, Aviano e San Vito al Tagliamento. Dati alla mano, la maggior parte degli accolti sono uomini singoli (92%) provenienti dal territorio del Pakistan (69%), soprattutto dalle zone di confine con l’Afghanistan dove da anni proseguono gli scontri armati con le milizie talebane. Seguono i rifugiati afgani (11%), provenienti da territori devastati da una lunga e sanguinosa guerra, quelli iracheni (5%), in fuga dai territori controllati un tempo da al-Qāʿida e quelli nigeriani (4%) che hanno affrontato il lungo viaggio attraverso il deserto del Sahara e i pericoli della traversata del Mediterraneo, troppo spesso saliti alla ribalta della cronaca nera.
L’età media dei beneficiari accolti si aggira tra i 18 e i 30 anni, ma sono soprattutto neomaggiorenni quelli che incontriamo quotidianamente nei nostri progetti e che mostrano vulnerabilità maggiori dovute ai traumi derivanti dall’abbondono della famiglia, dalle violenze subite lungo il viaggio e dalla transizione all’età adulta, con tutte le difficoltà che ne derivano.
Nonostante la pandemia in atto, con tutti i beneficiari dei progetti gli operatori della Nuovi Vicini hanno proseguito con l’erogazione dei servizi quali la tutela sanitaria, l’accompagnamento legale e l’affiancamento psicologico, nonché il sostegno nella ricerca lavorativa e abitativa, pur nelle nuove difficoltà dovute all’emergenza sanitaria che ha di fatto rallentato e aggravato una situazione già problematica.
Proprio per sottolineare la situazione in cui si trovano molte persone nei nostri territori e per celebrare degnamente la Giornata internazionale del rifugiato, dopo un 2020 passato tra le mura di casa, l’impegno della Nuovi Vicini si è fatto molto più importante e ci vedrà protagonisti di due eventi in altrettanti comuni del territorio pordenonese.
Inizieremo il 20 di giugno alle 18.30 a San Vito al Tagliamento dove, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, verrà organizzato uno spettacolo teatrale in auditorium “H. Zotti” dal titolo: “Una splendida giornata da clandestino” ad opera del gruppo Teatro Miela di Trieste. “Il giornalista Gianpaolo Sarti, per un giorno, si è finto migrante per svolgere un’inchiesta sulla situazione dei richiedenti asilo a Trieste. La giornata è iniziata al Silos, il capannone che da qualche anno funge da riparo abusivo per centinaia di migranti. L’attore Francesco Godina intuendo le potenzialità artistiche e teatrali dell’esperienza di Sarti, ha proposto la messa in scena nell’ambito del festival S/paesati-eventi sulle migrazioni. Così, per la prima volta, un reportage giornalistico diventa uno spettacolo teatrale, affrontando da una prospettiva originale il tema dei migranti e dell’incontro con loro; l’interpretazione giovane e divertita di Francesco Godina permette agli spettatori di viaggiare nella Trieste nascosta, nella città che si prende cura delle persone in difficoltà”.
Il 14 luglio alle ore 21.00 invece verrà organizzata una serata a Pordenone all’interno della rassegna cinematografica di Cinemazero: in piazzetta Calderari sarà proiettato il film “Qualcosa di meraviglioso”, storia vera di speranza e riscatto dal Bangladesh verso l’Europa, dove un giovane ragazzo appassionato di scacchi riesce a cambiare il proprio futuro e quello della propria famiglia. Un film appassionato ed emozionante, dove il gioco diventa insegnamento di vita e dove si apre una finestra sulla condizione spesso disperata dei migranti, sul coraggio e l’abnegazione di cui danno prova tra esilio e adattamento al paese di accoglienza. Ad aprire la serata, ospite d’eccezione sarà Samuel Storm, giovane promessa della musica di origine nigeriana, finalista dell’edizione 2017 di X-Factor (insieme ai Maneskin, Lorenzo Licitra ed Enrico Nigiotti), che racconterà la sua odissea di rifugiato per giungere in Europa e la sua rinascita all’interno del panorama musicale italiano.
Entrambi gli eventi rappresentano un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza verso un fenomeno, quello delle migrazioni forzate, che ci viene spesso raccontato soltanto attraverso i titoli sensazionalistici dei giornali, senza considerare i reali protagonisti di questo fenomeno e le loro storie.