Persone vittime di tratta
Attraverso il progetto "FVG in rete contro la tratta" tuteliamo le persone che sono state sfruttate
La tutela delle persone vittime di tratta e grave sfruttamento è un’attività che Caritas e Nuovi Vicini hanno promosso, nella provincia di Pordenone, ancora a metà degli anni ‘90.
È nato per la tutela di persone sfruttate principalmente nell’ambito sessuale e nel tempo si è ampliato, al passo con i mutamenti del fenomeno, ad altre vulnerabilità.
Il progetto “FVG in rete contro la tratta” è un progetto regionale unitario, che si sviluppa nelle provincie di Trieste, Udine e Pordenone con ente capofila la stessa Regione Friuli Venezia Giulia. La cooperativa Nuovi Vicini è ente partner per la realizzazione delle attività nella provincia di Pordenone.
Destinatari del progetto sono tutte le persone vittime di tratta a fini di sfruttamento sessuale e lavorativo, matrimonio forzato e accattonaggio forzato.
Gli obiettivi sono:
- il contrasto ai sistemi di coercizione e di grave sfruttamento;
- il sostegno alle persone vittime di tratta e schiavitù;
- la realizzazione di progetti educativi individualizzati concordati con la persona presa in carico finalizzati alla sua autonomia ed integrazione;
- la tutela della salute e l’accesso ai servizi socio-sanitari territoriali;
- la realizzazione di progetti di rimpatrio assistito nei paesi di origine;
- la sensibilizzazione della società civile verso il fenomeno della tratta di esseri umani;
- il monitoraggio e la produzione di documentazione sul fenomeno della prostituzione.
Il raggiungimento degli obiettivi è perseguito attraverso l’accoglienza in strutture residenziali protette e la realizzazione di percorsi educativi individualizzati.
Ogni percorso educativo individualizzato prevede attività di accoglienza, accompagnamento alla ri-costruzione delle reti e del tessuto sociale, insegnamento della lingua italiana, corsi di formazione professionale/tirocini professionali, inserimento nel mondo lavorativo.
Il lavoro in rete con gli altri partner consente di condividere le conoscenze e competenze acquisite, di operare con uno stile comune a livello regionale, di fornire una risposta puntuale e veloce all’emersione di nuove vittime.